mercoledì 16 ottobre 2013
On 14:31 by SA DEFENZA No comments
Due scienziati, Paul Weinzweig e Pauline Zalitzki, lavorando al largo della costa di Cuba e l'utilizzo di un robot sommergibile, hanno confermato che una gigantesca città esiste al fondo dell'oceano. Il sito della città antica - che include diversi sfingi e almeno quattro piramidi gigantesche, più di altre strutture - si trova sorprendentemente entro i confini del leggendario triangolo delle Bermuda.
Secondo un rapporto da Arclein di Terra Forming Terra, cubana Subsea Piramide complesso, le prove alla città di essere allo stesso tempo sommersi da crescenti acque e la terra che affonda nel mare. Questo si correla esattamente con l' Atlantis leggenda. Il disastro si può essere verificato alla fine dell'ultima era glaciale.
Come la calotta glaciale artica catastroficamente fuso ha causato il livello del mare a salire rapidamente in tutto il mondo, che colpisce soprattutto l'emisfero settentrionale. Linee di costa cambiati; terreno è stato perso; isole (addirittura continenti dell'isola) è scomparso.
Arclein osserva: "Nel momento in porzioni alzate del Mid Atlantic Ridge placarono anche compresi lionesi e le isole di casa e di massa terra intorno alle Azzorre. Anche se non fosse successo, questo cedimento è stato ampiamente sufficiente Ciò avrebbe prodotto una pressione ortogonale costringendo subsidenza a est o ovest.
Dal momento che il crinale tra Cuba e dello Yucatan è il naturale punto di debolezza tra il bacino di subsidenza del Golfo e il bacino di subsidenza dei Caraibi, è naturalmente placata profondamente.
Il driver di tutto questo è stato i cambiamenti idrostatiche provocate sia dal passaggio originale crostale di 12.900 anni fa, che io ho chiamato la non conformità Pleistocene e il lento sollevamento della Baia di Hudson Bacino determinato dalla fine della glaciazione.
" Crisi dei missili di Cuba si ferma la ricerca Secondo il giornalista Luis Mariano Fernandez, la città è stato scoperto decenni fa, ma tutti l'accesso ad essa è stato fermato durante e dopo la crisi missilistica cubana.
Per visualizzare in altre lingue, utilizzare la barra degli strumenti Google Translate.
Il governo americano ha scoperto il presunto luogo durante la crisi dei missili a Cuba negli anni Sessanta, sottomarini nucleari crociera nel Golfo (in alto mare) ha incontrato strutture piramidali. Hanno immediatamente chiudere il sito e hanno preso il controllo di lui e gli oggetti, in modo che esso non verrà a Russi mani. "
Il team scientifico del profondo oceano esperti, archeologi e oceanografi trovato resti di antichi edifici a 600 metri sotto l'oceano. Si dice che la città è Atlantide.Guardate attentamente, in acqua Muky una piramide gigante è visibile (http://i1260.photobucket.com/albums/ii567/riseearth/Atlantis_02.jpg )
piramidi e sfingi più grandi di dell'Egitto
La prova che l'isola di Cuba è la traccia di una cultura volta potente è supportata dal ritrovamento di Zalitzki sull'isola di simboli molto antichi e pittogrammi identici a quelli visti sulle strutture sottomarine. Utilizzando sommergibili esplorazione, hanno scoperto incredibilmente enormi strutture piramidali simili a (ma più grandi) le piramidi di Giza, in Egitto. .
Essi stimano le piramidi Atlantis sono costruiti con pietre che pesano centinaia di tonnellate Parlando con uno scienziato circa la possibilità che le rovine sono davvero Atlantide, Fernandez riporta l'esperto risponde: "... nelle culture Yucatan è possibile oggi che ciò che ancora rimane del aborigeni di quei luoghi, forse gli Olmechi o qualche civiltà molto primitivo dello Yucatan, la parte settentrionale del Centro America, originati secondo loro su un'isola che è affondata da un cataclisma.
Questa isola è chiamata Atlanticú. " Anche questo si adatta alle storie sulla improvvisa scomparsa di Atlantide meravigliosi.
Atlanticú. Atlantide.
I nativi aborigeni chiamano ancora che nella loro storia. Nel corso di un'intervista su l'esplorazione della mega-città, Fernandez ha chiesto di piombo scienziato Pauline Zalitzki sulla civilaztion che ha costruito.
"Quando abbiamo pubblicato la prima notizia di questa scoperta", ha detto , "l'Università di Veracruz era interessato al nostro lavoro e ci aveva registrato le immagini di queste strutture sul fondo del mare. In particolare, l'Istituto di Antropologia dell'Università degli scavi mi ha invitato. Stavano facendo [studio] sulle parti e le rovine del olmeca civiltà. Gli Olmechi e gli altri popoli nativi hanno tutti morfologia primaria che segna l'arrivo di questo continente.
Questo significa proveniente dalla direzione di Cuba, e ha dovuto verificarsi in un grande terremoto in cui la loro terra è affondata. Morfologie indicano che essi appartengono a tre famiglie che sono stati salvati. Una di queste famiglie è venuto a la costa di Veracruz, che sono presumibilmente gli Olmechi.
Altri sono venuti in America Centrale e viaggiato per la costa del Pacifico, e queste famiglie hanno creato la civiltà delle Americhe come lo conosciamo oggi, perché hanno distribuito tutta la loro conoscenza.
Quando questi antropologi vedevano immagini subacquee di questa città, e ho visto alcuni monoliti di pietra, qualche simbolo, e le iscrizioni, hanno identificato con motivi Olmechi. Erano molto sorpresi.
" Gli Olmechi devolute dai superstiti di Atlantide, una gran cultura superiore distrutte a poppa la fine dell'era glaciale inondazioni.
Il mondo è stato rimodellato e un super-civiltà distrutta, ricordato per millenni solo nella leggenda e un riferimento e passando per il filosofo Platone. però Atlantide era reale, è reale: gli scienziati Paul Weinzweig e Pauline Zalitzki hanno trovato.
immagini Sonar di mega-strutture sul fondo del mare
sabato 12 ottobre 2013
On 03:47 by SA DEFENZA No comments
FUKUSHIMA: MEDICI GIAPPONESI NASCONDONO GLI EFFETTI PRODOTTI DALLE RADIAZIONI SULLA POPOLAZIONE
naturalnews.com/
Un considerevole numero di giapponesi ha iniziato a soffrire improvvisamente di sanguinamento al naso. Un sintomo che, stando alcune notizie, sembra riconducibile ad un avvelenamento da radiazioni del vicino impianto nucleare di Fukushima.
Le notizie si basano su di una serie di tweet riportati su facebook di foto di garze e bende insanguinate. Se la cosa risultasse fondata, vorrebbe dire che l’impianto danneggiato di Fukushima continua a seminare distruzione.
Un sito sostiene che i medici giapponesi che si sono presi cura delle persone ferite l’11 marzo 2011 quando l’impianto è stato danneggiato dal forte terremoto sono ben al corrente che i pazienti manifestano sintomi da radiazioni ma che gli sia stato impedito di parlarne pubblicamente.
Sempre in base a questi post ed alle notizie online, emerge un secondo fenomeno: il sanguinamento si manifesta soprattutto sotto i 30 anni. Ma il sanguinamento non è l’unico sintomo preoccupante; si accusano nausea, anemia, vertigini, eruzioni cutanee ed "ottundimento".
Ecco i dati:
Nell’arco di 2 giorni – 22 e 23 settembre – sono stati rilevati a livello nazionale oltre 5.000 tweet relativi a "naso che sanguina". Nel periodo 20 settembre / 1° ottobre (e sempre a livello nazionale), altri 3.700 tweet relativi a "non riesco a far smettere il sanguinamento al naso". Ciò indica che i sintomi sono estesi e persistenti.
L’analisi rivela che i tweet provengono da soggetti in media sotto i 30 anni. La maggioranza da studenti (delle superiori ed universitari, forse qualche studente delle medie ed alcune segnalazioni di genitori), e da lavoratori, anche part-time, sempre sotto i 30 anni. Fare un quadro delle identità di chi ha inviato i tweet ha una complessità tale da non permettere statistiche più accurate. fukuleaks.org
Il sito prosegue nell’osservare che molti di quelli che hanno postato o tweetato non sembrano prendere la cosa troppo sul serio. Un post fa presente che: "siccome il sangue al naso è spesso associato in Giappone a pensieri e fantasie riprovevoli (spesso sessuali), c’è un’implicita barriera culturale che frena i Giapponesi dal comunicare apertamente il sintomo, ed ancor più della sua gravità".
Problemi cronici a Fukushima
Certo, è da verificare se queste patologie dipendano o meno da radiazioni provenienti dall’impianto di Fukushima – tutt’ora danneggiato di Fukushima. Ma numerose e qualificate agenzie di stampa riferiscono che nell’area che circonda l’impianto a 6 reattori continuano a manifestarsi problemi legati alle radiazioni:
-- la BBC riferisce un comunicato della Tokyo Electric Power Company TEPCO "dopo che un lavoratore ha rimosso un condotto connesso al sistema di trattamento dell’acqua dell’impianto di Fukushima una mezza dozzina di lavoratori sono rimasti infradiciati da acqua radioattiva".
Negli ultimi mesi, durante le operazioni di pulizia e di ripristino da parte della TEPCO, il sito è stato sede di numerose perdite di acqua radioattiva. Ma il vero problema è che, causa la rottura del sistema di raffreddamento dovuta allo tsunami, 3 dei reattori si sono fusi e da quel momento si sono avuti incidenti con fughe di acqua radioattiva.
-- Il 7 di ottobre la Reuters riferiva che l’impianto aveva subito un altro arresto quando per un problema elettrico alle pompe di raffreddamento che immettono acqua nei reattori danneggiati, queste ultime si erano spente. Anche se si era immediatamente attivato un sistema autonomo, l’incidente mostra chiaramente quanto sia delicata l’operatività dell’impianto.
-- Ad Agosto la TEPCO si è trovata ancora una volta pesantemente sotto accusa dopo che emerse come 300 tonnellate di acqua fortemente radioattiva erano fuoriuscite da una struttura di immagazzinamento costruita in fretta e furia subito dopo il disastro del marzo 2011.
In quel caso la Reuters riferiva: "la struttura fatica ad immagazzinare i grossi quantitativi di acqua contaminata, mentre le operazioni per la dismissione potrebbero richiedere decenni".
Fonti Reuters: www.facebook. com www.bbc.co.uk www.huffingtonpost.com
naturalnews.com/
Un considerevole numero di giapponesi ha iniziato a soffrire improvvisamente di sanguinamento al naso. Un sintomo che, stando alcune notizie, sembra riconducibile ad un avvelenamento da radiazioni del vicino impianto nucleare di Fukushima.
Le notizie si basano su di una serie di tweet riportati su facebook di foto di garze e bende insanguinate. Se la cosa risultasse fondata, vorrebbe dire che l’impianto danneggiato di Fukushima continua a seminare distruzione.
Un sito sostiene che i medici giapponesi che si sono presi cura delle persone ferite l’11 marzo 2011 quando l’impianto è stato danneggiato dal forte terremoto sono ben al corrente che i pazienti manifestano sintomi da radiazioni ma che gli sia stato impedito di parlarne pubblicamente.
Sempre in base a questi post ed alle notizie online, emerge un secondo fenomeno: il sanguinamento si manifesta soprattutto sotto i 30 anni. Ma il sanguinamento non è l’unico sintomo preoccupante; si accusano nausea, anemia, vertigini, eruzioni cutanee ed "ottundimento".
Ecco i dati:
Nell’arco di 2 giorni – 22 e 23 settembre – sono stati rilevati a livello nazionale oltre 5.000 tweet relativi a "naso che sanguina". Nel periodo 20 settembre / 1° ottobre (e sempre a livello nazionale), altri 3.700 tweet relativi a "non riesco a far smettere il sanguinamento al naso". Ciò indica che i sintomi sono estesi e persistenti.
L’analisi rivela che i tweet provengono da soggetti in media sotto i 30 anni. La maggioranza da studenti (delle superiori ed universitari, forse qualche studente delle medie ed alcune segnalazioni di genitori), e da lavoratori, anche part-time, sempre sotto i 30 anni. Fare un quadro delle identità di chi ha inviato i tweet ha una complessità tale da non permettere statistiche più accurate. fukuleaks.org
Il sito prosegue nell’osservare che molti di quelli che hanno postato o tweetato non sembrano prendere la cosa troppo sul serio. Un post fa presente che: "siccome il sangue al naso è spesso associato in Giappone a pensieri e fantasie riprovevoli (spesso sessuali), c’è un’implicita barriera culturale che frena i Giapponesi dal comunicare apertamente il sintomo, ed ancor più della sua gravità".
Problemi cronici a Fukushima
Certo, è da verificare se queste patologie dipendano o meno da radiazioni provenienti dall’impianto di Fukushima – tutt’ora danneggiato di Fukushima. Ma numerose e qualificate agenzie di stampa riferiscono che nell’area che circonda l’impianto a 6 reattori continuano a manifestarsi problemi legati alle radiazioni:
-- la BBC riferisce un comunicato della Tokyo Electric Power Company TEPCO "dopo che un lavoratore ha rimosso un condotto connesso al sistema di trattamento dell’acqua dell’impianto di Fukushima una mezza dozzina di lavoratori sono rimasti infradiciati da acqua radioattiva".
Negli ultimi mesi, durante le operazioni di pulizia e di ripristino da parte della TEPCO, il sito è stato sede di numerose perdite di acqua radioattiva. Ma il vero problema è che, causa la rottura del sistema di raffreddamento dovuta allo tsunami, 3 dei reattori si sono fusi e da quel momento si sono avuti incidenti con fughe di acqua radioattiva.
-- Il 7 di ottobre la Reuters riferiva che l’impianto aveva subito un altro arresto quando per un problema elettrico alle pompe di raffreddamento che immettono acqua nei reattori danneggiati, queste ultime si erano spente. Anche se si era immediatamente attivato un sistema autonomo, l’incidente mostra chiaramente quanto sia delicata l’operatività dell’impianto.
-- Ad Agosto la TEPCO si è trovata ancora una volta pesantemente sotto accusa dopo che emerse come 300 tonnellate di acqua fortemente radioattiva erano fuoriuscite da una struttura di immagazzinamento costruita in fretta e furia subito dopo il disastro del marzo 2011.
In quel caso la Reuters riferiva: "la struttura fatica ad immagazzinare i grossi quantitativi di acqua contaminata, mentre le operazioni per la dismissione potrebbero richiedere decenni".
Fonti Reuters: www.facebook. com www.bbc.co.uk www.huffingtonpost.com
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